TITOLO: La conoscenza dell’ascolto
ANNO: 2013
MISURE: 270 x 180 x 175 cm
MATERIALI: vetro resina, ferro, casse audio, mp3, policarbonato, componenti elettronici, vernice industriale,carta
Nella spedizione di un oggetto, via posta, mi colpiscono le difficoltà che incontra lungo il percorso, i mezzi con cui viaggia, la velocità con cui viaggia, l’altezza dal suolo nel momento in cui si trova in aeroplano, i suoi compagni di viaggio, le persone che lo toccano, lo maneggiano.
Un ulteriore motivo di riflessione nasce dal confronto con il passato, quando spedire qualcosa era un’operazione che richiedeva tempi lunghi e tali da impedire persino certe spedizioni come quelle di alcuni alimenti. Oggi, invece, è possibile spedire delle mozzarelle di bufala dalla Campania e farle arrivare nello stesso giorno negli Stati Uniti. L’esempio delle mozzarelle torna utile per un altro motivo: in passato, infatti, chi voleva gustare questa specialità poteva solo farlo venendo in Campania; ciò comportava lo spostamento fisico dell’individuo, mentre oggi c’è lo spostamento fisico dell’oggetto. Rimane, tuttavia, da considerare che assaporare la mozzarella nel luogo originale in cui viene prodotta significa, anche, conoscere il contesto geografico, storico, culturale e soprattutto umano; e tutto questo si perde nel momento in cui l’alimento viene servito in un ristorante alla moda di New York.
Per la mia installazione La Conoscenza dell’Ascolto sono partito dalla volontà di rispondere agli interrogativi elencati prima e ho definito un progetto per seguire il viaggio di un pacco e registrare quanto avviene. Il primo passo è consistito nell’indagine, presso un ufficio postale, del tempo necessario per una spedizione che parte da Milano, arriva a Londra e ritorna a Benevento. Il tempo in questione è risultato di giorni 6.
Successivamente la ricerca ha riguardato il registratore da inserire all’interno del pacco, con l’obbiettivo di memorizzare i rumori e le voci del viaggio. Mi sono orientato per un apparecchio, con una capacita di registrazione collegata al numero dei giorni individuati.
Per l’installazione mi sono posto anche, fin dall’inizio, il problema della fruizione da parte del pubblico e ho elaborato una postazione che comprende due calotte emisferiche in vetro resina, sorrette da una struttura in metallo, nella prima calotta vi è l’impianto audio amplificato, e la seconda calotta contiene al centro una teca destinata a esporre i pacchi e il registratore. Il fruitore si colloca nello spazio ristretto, compreso tra le due calotte , rivivendo attraverso l’ascolto dei suoni e delle voci il viaggio compiuto dal pacco. In questo modo, il fruitore finisce per assimilarsi allo stesso registratore all’interno del pacco.
Il pacco è stato spedito il giorno 13/02/2013da un ufficio postale di Milano, è giunto a Londra il giorno 18/02/2018 ,è stato rispedito il giorno successivo ed è arrivato a Benevento il giorno 21.
La verifica di quanto memorizzato dal registratore è stata la fase più emozionante di tutto il lavoro, perché era difficile immaginare il contenuto. Se, infatti, da una parte era prevedibile sentire i suoni del viaggio in aeroplano e le voci degli addetti alla spedizione negli uffici e depositi, dall’altra parte è stata una sorpresa ritrovare il suono della sirena di un’autoambulanza, i bip bip dei muletti, il cigolio dei nastri trasportatori, i tunf tunf dei pacchi, le canzoni occidentali e orientali, le voci di un bambino che dice mamma, devo fare cacca, caccaa , caccaaa, di un adulto che racconta una storia lunga diversi minuti, relativa a fatti drammatici realmente accaduti (morte). Il caso ha finito per registrare la realtà della vita.